Era sempre li',
l'immenso antenato dei viventi
un antico ulivo
che coi suoi rami contorti
sorreggeva il cielo.
Al sol di maggio
il contadino raccoglieva
con mani terrose
le sue bacche verdi
il cappello di paglia sul capo...
Il suo cuore
si sparpagliava nel vento
quando seduto sotto l'albero
ammirava il campo
e ricordava momenti felici
sotto la sua ombra.
L'amore nasceva
sul suo volto antico.
Sotto l'ulivo ritornava a vivere
il bambino d'un tempo.
- Alessandro Sasso -
2 comments:
bellissime le parole...e bella l'idea di sorreggere il cielo...
buon weekend da emi...a presto
Emi, sono contento d'averti come lettrice. Ciao, alla prossima!
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