Thursday, March 13, 2008

Angeli del silenzio e della solitudine






ANGELI DEL SILENZIO E DELLA SOLITUDINE


Sono tornato ai vostri ultimi regni,

nella pace delle vallate

e delle rupi,

sui sentieri

senza piu' orme.

Ho ritrovato l'odore del mirto

e della menta selvatica.

Mi ha sorriso il muschio

come un talismano di smeraldo dimenticato.

Ho ritrovato sui ventosi altopiani

l'indicibile musica del risveglio del vento

e il vorticoso respiro dell'infinito.

Ho riascoltato di notte l'infausto incanto

delle invisibili civette.

E ho trasalito come per un rimorso

d'un' inesplicabile colpa.

Non fuggite da me

Angeli del Silenzio e della Solitudine!

Ho bisogno di voi.

Ho camminato tanto.

Sono un sopravvissuto.

E ora sono quasi

vicino alle mie origini primigenie.

Sento le foglie umide

tendermi le loro bocche

come coppe inebrianti di purezza.

Sara' passato un secolo

o una sola notte:

non importa piu' il tempo

ora che quest'alba

mi guarda come ad un bimbo.

I gridi degli anni

che sono trascorsi

non sono che un 'eco remota.

Era qui il miracolo della perduta innocenza

qui dove ho portato

il mio ansito di fuggiasco.

Qui mi ha spinto quest'arsura

di fresche sorgive

come un cervo ferito.

Forse solo nell'ultimo istante

potro' cogliere per sempre

l'intera, viva, pura vostra luce,

Angeli del Silenzio e della Solitudine.

Per intanto abbiate pieta' di me!


(Felice Mastroianni)

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