Fammi un quadro, ti chiesi, bianco/ con qualche graffio di altro bianco/ perché è in questa impresa che mi fiacco:/ separare il bianco che divento/ da quello dello sfondo, distinguere due chiari/ nell’identico giorno. Fallo con riguardo/ perché non vada perso neanche un tono/ di colore uguale, una sfumatura,/ il bisbiglio che mi lega a questa vita/ nell’ora più confusa e incredula./ Fammi un quadro che mi spieghi/ tutto questo niente.
- Nicoletta Bidoia -
- Nicoletta Bidoia -
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