Non scrivo per concorsi letterari
o per la penna di critico tardo;
ma come fonte d’una via campestre
per l’arsura d’un cuore.
Che questa ignota pena che mi assilla
conforti il cuore scuro d’un fratello:
e quando dentro stipa e gonfia il pianto,
mi consoli la penna lo esprime
e questo è solo premio alla fatica.
Il tempo sa inghiottire e sa fermare
Nel sacro bronzo un verso che non muore.
- Nicola Caporale -
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